Secondo la Federturismo Confindustria la situazione diverrà a breve grammatica. In un comunicato spiegano che: «Facciamo un appello urgente a tutti i partiti politici affinché il tema dei costi energetici sia messo in cima all’agenda elettorale come problema da risolvere con urgenza nella nuova legislatura».

Il prossimo esecutivo che verrà dopo le elezioni, tra gli impegni già in agenda, ha il dovere di aiutare le imprese italiane a sostenere la situazione e aiutare le imprese, tra cui, quelle dell’ospitalità. Il rischio è che senza nessun aiuto del Governo, nei prossimi mesi molte aziende potrebbero chiudere, non solo per le pessime previsioni per l’autunno ed eventuali altri tagli alle quote di gas da parte della Russia, ma anche della speculazione che nel mercato della Borsa Elettrica Italiana ha aumentato il costo di gas ed elettricità del 40 per cento.

Per Federturismo Confindustria la prossima stagione invernale potrebbe non partire, perché i costi per innevamento e gli impianti a fune con questi prezzi non potranno garantire il servizio pena il fallimento dell’impresa. Il turismo in Italia contribuisce al 13 per cento del Gil nazionale.



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