La preoccupazione per la recessione preoccupa i mercati e le banche europee. Il governatore austraico Robert Holzmann, membro del board Bce sostiene che potrebbe esser necessario accettare una recessione “moderata” per frenare la pressione dei prezzi, nel caso in cui i segnali di inflazione siano ancora al rialzo. “Speriamo non sia necessario”, ha detto alla rete Orf domenica sera.

Mercoledì la Banca centrale Usa renderà nota la sua prossima mossa, sempre con l’obiettivo di tenere l’inflazione sotto controllo. L’aspettativa è per un’altra stretta da 75 punti base, ma si spera che il presidente Powell dia qualche indicazione sulle prossime mosse. Sempre più analisti credono che sia inevitabile guidare l’economia fino alla recessione, o almeno a una condizione di più alta disoccupazione, per sgonfiare i prezzi che viaggiano ai massimi da quarant’anni.

L’andamento dei mercati europei è all’insegna della debolezza. Stesso discorso per l’Asia, dove le principali Piazze si sono mosse in rosso.

Piazza Affari si muove leggermente in positivo, unica tra le principali piazze finanziarie europee, trainata soprattutto dai rialzi dei titoli bancari e delle utilities. Dopo un avvio di contrattazioni in territorio negativo ora il Mib segna +0,24%.



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