La Corte di Giustizia Europea, con sede a Lussemburgo, nelle prossime settimane sarà chiamata a decidere in base alla class action organizzata per chiedere la chiusura dell’ex Ilva di Taranto, ora Acciaierie d’Italia.

L’azione legale collettiva è stata presentata per porre fine alle emissioni inquinanti che in quasi mezzo secolo di attività ha causato migliaia di morti per sindromi tumorali legate ai gas emessi nell’aria. Lo scorso 19 settembre la sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale civile di Milano presieduta da Angelo Mambriani, esaminando l’istanza presentata da dieci cittadini di Taranto, con l’associazione “Genitori Tarantini”, e da un ragazzo di 8 anni colpito – affermano i promotori della class action – “da un rarissimo caso di mutazione genetica”.

Il procedimento sulla class action è dunque per ora sospeso in attesa che si esprima la Corte Europea che ha sede in Lussemburgo. 



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