Il lockdown durante la pandemia globale ha spinto molti di noi a fare la spesa online tanto che le vendite sono aumentate del 17%. Lo dice l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, in collaborazione con Netcomm. Se in tutti gli ultimi cinque anni gli acquisti online sono cresciuti del 22%, soltanto il comparto alimentare è balzato del 40%.

Attualmente in Italia il fatturato di alimentari venduti in Internet vale 1,62 miliardi di euro, considerato che nel 2019 era di 464 milioni du euro. Un vero record. Tuttavia, per continuare la sua crescita l’e-commerce alimentare deve affrontare alcuni problemi dovuti alla logistica. Dallo stoccaggio alle giuste temperature, dalle necessità di consegnare i prodotti in 24/48 ore dall’ordine alle difficoltà di gestire piccoli numeri, magari meno di 10mila pezzi al mese.

«Fino a qualche anno fa l’e-commerce era appannaggio di pochi grandi gruppi – racconta Vito Perrone, fondatore e Ceo di Yocabè, che assiste le aziende alimentari a sbarcare online – ora invece anche le piccole e medie imprese sono sbarcate sul Web, con un portale di vendite proprio: la sfida per loro è riuscire ad offrire un servizio di evasione degli ordini e delle spedizioni comparabile a quello di Amazon o Zalando».



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