Il Gruppo Meta che comprende Facebook e Instagram precipita alla Borsa di New York, perdendo il 25% del suo valore e bruciando così 80 mld di dollari di capitalizzazione. La colpa è dei dati molto deludenti del terzo trimestre: tra luglio e settembre Meta ha dimezzato gli utili guadagnando “soltanto” 4,39 mld di dollari contro i 9,1 miliardi dello stesso periodo del 2021.

Scendono del 4% i ricavi (pari a 27,71 mld di dollari) contraddicendo gli analisti. A preoccupare gli investitori sono i problemi e i conseguenti ritardi dell’ambizioso progetto legato al “Metaverso”, sviluppo sul quale Mark Zuckerberg ha puntato molto e che, per ora, sta assorbendo molte risorse. Nel 2022 Meta ha previsto di mettere a bilancio costi di produzione tra gli 85 e gli 87 mld di dollari che nel 2023 potrebbero raggiungere i 96 mld di dollari e, successivamente, superare il tetto dei 100 mld di dollari. E il malcontento serpeggia tra gli stock-polder: da gennaio a oggi un’azione Meta ha perso il 70%.

Tuttavia il terzo trimestre si sta rivelando molto negativo e deludente per i colossi del Web, abituati a una costante crescita tra ricavi e utili. Alphabet, la holding a cui fa capo Google, ha prodotto numeri piuttosto sotto le attese e le sue azioni sono passate da 1,25 dollari l’un a 1,06 dollari, sbugiardando tutte le previsioni. I ricavi, però, sono saliti del 6% a 69,08 mld di dollari, dato che resta comunque sotto le attese degli analisti che scommettevano su 70,76 miliardi. 

Il colosso creato da Gil Gates, Microsoft, ha archiviato il trimestre con ricavi in salita ma profitti in discesa del 13% a 17,6 miliardi. Generalmente a muovere le azioni in borsa non è tanto la bontà o meno dei risultati (già incorporata nei prezzi del titolo) ma la differenza, in positivo o in negativo, rispetto alle previsioni. A breve arriveranno anche i dati di Amazon e di Apple.



Lascia un commento