Da Nord a Sud le temperature in Italiana si mantengono da cinque mesi oltre gli standard. Colpa del l cambiamento climatico che sta stravolgendo le coltivazioni, prosciugando i fiumi e apportando seri danni al settore agricolo. Le precipitazioni brevi ed intense non hanno migliorato la situazione e, secondo Coldiretti si parla di almeno 6 mld di dollari di danni.

In questo anno sono state ingenti le perdite delle produzioni agricole e i danni alle strutture. Coldiretti stima che da inizio anno si è perso il 10% della produzione totale. Rielaborando i dati Isac Cnr, l’associazione stima che il 2022 si sta rivelando l’anno più caldo dal 1800, la temperatura è infatti superiore di quasi un grado rispetto alla media storica, mentre le precipitazioni sono un terzo in meno. Inoltre, il clima mite ha avvantaggiato la presenza di parassiti, più numerosi e più attivi sulle colture ancora in campo.

Le fioriture anticipate, sempre secondo Coldiretti sono pericolose perché c’è il rischio reale di esporle all’annunciato arrivo del maltempo con l’abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo delle coltivazioni. L’anomalia climatica ha fatto peraltro scattare l’allarme siccità per tutte le colture in campo con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dai kiwi prossimi alla maturazione.

A preoccupare gli imprenditori agricoli sono anche i terreni completamente secchi che impediscono le tradizionali semine autunnali dei cereali come il grano mentre lo shock termico sta facendo maturare in contemporanea verdure come cime di rape, cicorie e finocchi con conseguente calo dei prezzi in campo. Danni anche per l’uva da tavola non ancora raccolta sotto i tendoni, dove le temperature raggiungono picchi troppo alti per garantire la conservabilità del prodotto.

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