Cartina della Comunità Valenciana

Questo contenuto analizza la struttura socio economica della Comunità Valenciana, attraverso le sue risorse territoriali, lo sviluppo industriale e la crescita demografica degli ultimi quaranta anni.
Informazioni principali
La capitale è Valencia. La popolazione è di 4.939.550 di cui 863.891 stranieri. Il Reddito pro capite €20.073. L’Export €24.853 mln. L’Import €21.258 mln.
Situata nel Sud-Est della penisola iberica, la Comunità Valenciana confina con le Comunità autonome di Murcia, a Sud-Ovest con la Castiglia-La Mancha a Ovest, l’Aragona a Nord e la Catalogna a Nord-Est. Le sue coste sono bagnate dal Mare Mediterraneo. Le lingue ufficiali sono il valenciano e lo spagnolo.
È la quinta regione spagnola in cui si concentrano le imprese biotecnologiche con un numero pari al 10% del totale nazionale. Nell’ultimo decennio il numero delle aziende del settore è raddoppiato. La sua struttura economica è molto industrializzata e ha un ottima bilancia dell’export (nel 2017 è stata la terza regione spagnola per il ricavato delle esportazioni, pari al 7% nazionale). Il suo porto commerciale e turistico è il secondo dopo Barcellona. Le esportazioni valenciane raggiungono principalmente Francia, Italia e Paesi Bassi, (il 48% del totale nazionale). Ingenti investimenti arrivati da Ue hanno permesso di modernizzare la Comunità Valenciana, rimasta molto arretrata alla fine del Franchismo. Grazie agi aiuti di Bruxelles pervenuti alla fine degli anni Ottanta, si sono create nuove infrastrutture pubbliche, dalle università alle scuole, alla rete stradale e ferroviaria. Questo ammodernamento ha permesso anche la destinazione di denaro per la creazione di una rete aziendale competitiva che annovera anche il campo delle biotecnologie.
Il settore dell’automotive
Il settore Automotive è centrale e competitivo nella regione valenciana, conta 128 aziende, tra l’automobilistico e la componentistica, che impiegano 12mila e producono il 9% del fatturato spagnolo. Nel 2021 l’export di componenti per l’industria automobilistica ha fruttato €61 mld, pari al 21% del totale di Spagna: le esportazioni valenciane in generale sono pari all’11% del totale nazionale. L’export auto influisce per l’87% sulla bilancia nazionale. Solo in questa regione il fatturato auto è stato di quasi €6 mld nel 2020 pari all’12% di quello dell’intera Comunità.
Tecnologia e telecomunicazioni
Quasi €250 mln hanno prodotto le esportazioni nel campo della Tecnologia dell’Informazione (It) e delle Telecomunicazioni (Tlc). Questi numeri mettono il territorio valenciano sul terzo gradino del podio spagnolo, pari quasi il 10% del totale nazionale.
Il turismo
Non solo tecnologie. Il campo turistico è molto strategico per l’economia e l’occupazione della Comunità. Dotata di un eccelso sistema di servizi ricettivi e di ospitalità, produce un importante fatturato per la Generalitat. Sono quasi 32 milioni i turisti che visitano annualmente la Comunità valenciana, di cui il 40% sono stranieri. Il turismo ha tenuto piene le casse regionali durante la crisi finanziaria mondiale tra il 2009 e il 2012 che ha disintegrato il settore edile, accusando anche il brutto colpo dei due anni di epidemia Covid. Dal 2012 a oggi la richiesta di alloggi è cresciuta, ogni anno, con una media del 9/10% (+4,5% negli ultimi dieci anni). È sensibilmente cresciuto il flusso di stranieri, proveniente dal Nord Europa. Dal 2015 sono aumentati del 30% i russi.
La regione valenciana può vantare un clima favoloso, quasi tutto l’anno, con 320 giorni di sole. Inoltre, la ricchezza di coste e spiagge libere, un porto turistico e commerciale (il secondo in Europa) aumenta le sue attrattive turistiche. Con i fondi di aiuto di Bruxelles, il Governo locale ha migliorato di netto la struttura ricettiva di Valencia e della regione, creando una delle migliori offerte per i turisti europei. Ha contribuito notevolmente all’aumento di turisti, l’innovazione tecnologica apportata nel settore dell’ospitalità, grazie al rinnovo del “Il Piano Globale di Turismo” fino al 2030.
Il comparto della logistica
Situata in una parte del Paese iberico e del Mediterraneo esclusiva e strategica, la Comunità Valenciana è il centro nevralgico e di scambio per le più importanti rotte navali mondiali, sia a livello turistico che commerciale. Da decenni l’amministrazione dell’autonomia, con l’aiuto di Madrid e della Ue, vuole trasformare Valencia nel primo scalo europeo per volume di trasporti e qualità della sua logistica.
Il progetto ha anche migliorato notevolmente l’impatto sull’ambiente, poiché la creazione fin dagli anni Sessanta di un corridoio di mare tra Italia, Francia e Sud della Spagna ha tolto dalle strade migliaia di camion merci, contribuendo all’abbassamento dell’inquinamento di CO2. Ma, soprattutto, il corridoio marino ha ridotto sensibilmente i tempi di trasporto dei beni.
Inoltre, lo sviluppo negli ultimi trent’anni, delle linee ferroviarie ad alta velocità in Francia, Germania, Italia, e, ovviamente Spagna ha ridotto del 50% i tempi dei treni passeggeri e commerciali (si pensi all’attuale linea TAV che collega Berlino al Portogallo, passando per Milano, Lione, Parigi, Madrid, Barcellona e Valencia – entro il 2030 proseguirà sotto lo stretto di Gibilterra fino a Tangeri, in Marocco).
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