Cartina della Catalogna

Catalogna

Questo contenuto analizza la struttura socio economica della Catalogna, attraverso le sue risorse territoriali, lo sviluppo industriale e la crescita demografica degli ultimi quaranta anni.

Informazioni generali

La capitale è Barcellona. La popolazione è di 7.391.133 di cui straniera 1.158.472. Il reddito pro capite è €26.996. L’Export €60.195 mln, l’Import €71.890 mln.

Situata all’estremità del Nord-Est della penisola iberica, racchiusa tra i Pirenei e confinante con la Francia e la costa iberica settentrionale del mare Mediterraneo, la Catalogna è una comunità autonoma che si bhnòlp per oltre 32mila km², con una popolazione di 7.543.825 di abitanti che vivono in quattro province: Barcellona, Gerona, Lleida e Tarragona. Le due lingue ammesse dalla Costituzione sono lo Spagnolo e il Catalano, richiesto per lavorare negli uffici pubblici.

La Comunità catalana da sempre rappresenta la locomotiva economica di Spagna, una realtà industriale che si avvicina al triangolo del Nord Italia e della Ruhr tedesca per avanguardia e sviluppo. La regione è la più popolata del Paese iberico con la maggior presenza di multinazionali straniere, di cui molte sono italiane. Tra i settori di massimo sviluppo, c’è il turismo, il terziario e quello delle pelli. Il porto turistico di Barcellona è il primo del Mediterraneo e il quarto europeo per trasporti commerciali. In Catalogna eccelle anche il settore aerospaziale, frenato dalla crisi finanziaria mondiale del 2009-2012, ha ripreso a crescere con costanza aumentando il suo fatturato notevolmente: oggi il 75% della produzione regionale di prodotti aeronautici è catalana.

Nell’area metropolitana della capitale si concentra il maggior numero di manifatturiere, questo grazie a un indotto creato dall’automotive e dalla sua produzione componentistica. Per il settore aerospaziale, sono presenti la Elizalde e la Hispano-Suiza che producono satelliti e veicoli aerospaziali. Grandi passi sono stati fatti anche nel campo dell’aeronautica fin dai primi anni del secolo scorso. 

Settore alimentare

 

Nell’economia spagnola, il 22% totale della produzione industriale è l’alimentare e il 18% del fatturato proveniente da tale settore si deve alle industrie catalane che contribuiscono per l’8,5% alla composizione del Pil di Spagna. Nel registro delle società presenti in Catalogna, poco più di 4mila compongono il 23% dell’alimentare in Spagna. Le aziende agroalimentari catalane impiegano un quinto dei posti di lavoro dell’intero settore nazionale. 

Con questi numeri la regione catalana occupa il gradino più alto nella produzione e lavorazione degli alimenti. Una peculiarità che produce un interessante indotto di aziende specializzate in fornitura d’ingredienti, macchine per la lavorazione e packaging. Il livello tecnologico raggiunto è un’importante conoscenza per altri settori ed un laboratorio mondiale per gli alimenti e il beverage all’avanguardia. 

Il settore della biofarmaceutica

 
La Biofarmaceutica ha raggiunto un tasso di presenza in Catalogna pari al 62% del totale nazionale. Sul territorio catalano c’è il 68% delle aziende chimiche che equivale al 51% del totale spagnolo dei centri di ricerca farmaceutica. Prodesfarma Almirall, Esteve, Ferrer Internacional e Uriach rappresentano i principali centri di studio e ricerca nel campo biofarmaceutico che, fin dalla metà del secolo passato, ha saputo richiamare grandi investitori internazionali che, in terra catalana, hanno incontrato professionalità, competitività e dinamismo, tanto che sette farmaceutiche su undici al mondo operano nella terra di Antoni Gaudì. Ecco le principali multinazionali:

Pfizer;

Bristol-Myers Squibb; 

Merck; 

Sanofi Aventis;

Novartis;

GlaxoSmithKline;

Gruppo Roche

Dalla prima metà degli anni Venti del Duemila, la regione catalana è sede di 212 società biotecnologiche grazie all’importanza dell’eredità del farmaceutico e dell’innovazione presente fin dal 1900 qui. Nel corso degli anni, la sempre più presente collaborazione tra farmaceutiche e chimiche ha permesso un habitat perfetto nel settore medico e della ricerca. Ottime università policlinici, ottimi centri ospedalieri e centri studio medici, sono presenti da oltre un secolo nel Paese catalano. 

In Catalogna il settore del terziario ha una grande importanza e si concentra nell’ampio hinterland di Barcellona. Le aziende gestiscono principalmente in outsourcing il servizio clienti di molte multinazionali, banche e istituti di credito. Peculiarità della forza lavoro impegnata nell’outsourcing è la diversa nazionalità: questo è dovuto alla grande presenza di stranieri, che arrivati a Barcellona per l’Erasmus o un cambio professionale, rimangono a vivere e a lavorare nei molti call center presenti o in altri ambienti, dalle agenzie pubblicitarie alle banche finanziarie che richiedono professionisti multilingua. 

Nella capitale della Catalogna che, dopo le Olimpiadi del 1992, ha avuto un notevole sviluppo economico e demografico, vive più di un milione di stranieri: la presenza d’italiani è la seconda in Europa dopo Londra. Ventitré multinazionali hanno il loro quartier generale per il Sud Europa a Barcellona e nel suo ampio hinterland, tra queste: Agilent Technologies, SL, Avis, Sara Lee, Euroservices Bayer, Citigroup, Hewlett Packard, Computer Associates, CEI Network, WL Gore and Associates, Acccenture e Colt Telecom.

Le energie rinnovabili in Catalogna

 
La Generalitat de Catalunya, il Governo di controllo della Catalogna, ha colto in pieno le disposizioni di Bruxelles in fatto di energie ecosostenibili: da anni ha investito milioni di euro nello sfruttamento del sole, del vento, dell’acqua e delle biomasse. Le industrie catalane hanno scelto le energie per un futuro sostenibile aprendo all’insediamento di aziende produttrici di componentistica per tale settore. Un esempio è l’Ecotecnia, azienda leader nella costruzione di turbine eoliche. E non è la sola, perché nell’ultimo ventennio hanno avuto un grande successo numerose aziende, molto avanzate tecnologicamente, che costruiscono impianti per sviluppare energie rinnovabili. Un settore sempre in forte crescita che ha richiesto l’istituzione del Parco di 160mila metri quadrati per le Energie Sostenibili, un grande laboratorio d’istruzione, ricerca e sviluppo per le nuove tecnologie ed energie. 

Telecomunicazioni e ricerca

Da oltre vent’anni la più grande fiera al mondo delle Telecomunicazioni e dei più avveniristici strumenti si tiene a Barcellona che ha strappato lo scettro a Cannes. La capitale catalana  e la Catalogna sono in Europa e nel mondo, il nuovo punto centrale per le Tecnologie dell’informazione (It) e delle Telecomunicazioni (Tlc). Nella Comunità catalana ci sono 2000 aziende e 200 ricercatori che lavorano in aziende It e Tlc: entro il 2030 è prevista la creazione del primo hub mondiale delle tecnologie.

Il settore tecnologico è molto variegato dalle piccole alle medie imprese fino alle multinazionali. Quasi il 90% della aziende It e Tlc catalane sono piccolo-medie, tuttavia rappresentano tra le più all’avanguardia nel settore. 

Le imprese di Tecnologia dei sistemi integrati di telecomunicazione (Ict) si concentrano a Barcellona e nella sua area metropolitana: queste producono il 63% del fatturato spagnolo. Le imprese più conosciute sono:

Siemens;

Gruppo Volkswagen;

Renault;

Montsa;

Honda SA;

Yamaha Motor;

Nissan Motor Iberica;

Alcan alluminio;

Intier Automotive;

Thyssen Iberica SA;

Hitachi Air Conditioning;

Basf;

GE Power;

Bayer Hispania;

Solvay;

Novartis;

Pfeizer;

Sony España;

Nestle España.

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