La Spagna e le sue Comunità

Il Regno di Spagna, nome ufficiale, Reino de España, in spagnolo; Espainiako Erresuma, in basco e Regne d’Espanya in catalano, o semplicemente Spagna, è uno Stato sovrano che dal 1986 fa parte dell’Unione europea. La sua forma di governo è la monarchia parlamentare, è situata nella zona continentale a Ovest nella penisola iberica con una superficie di 505.514 km². Dall’ultimo censimento del 2020 la sua popolazione è di 47.431.256 abitanti. 

Durante l’ultimo ventennio del secolo scorso, l’economia spagnola ha subito grandi trasformazioni, con un costante ritmo di crescita del Pil, grazie agli investimenti di aziende straniere e all’aiuto dei fondi della Ue. Tra il 1998 e il 2008, il Paese, per la sua galoppante economia, è stata definito “la locomotiva europea”. 

I settori più importanti sono il turismo, il commercio, l’agroalimentare e i trasporti. La produzione di agrumi (arance e limoni) e di vino e olio evo d’oliva è molto aggressiva e competitiva, con il costo del lavoro più basso. Il settore edile, dopo la crisi 2008 si è ultimamente ripreso. 

Negli ultimi quarant’anni la Spagna ha investito molto sul turismo, con nuove infrastrutture, stradali e ferroviarie (è al terzo posto mondiale per il numero di km TAV) e, assieme a una rinnovata offerta di moderne strutture ricettive, ha attirato enormi flussi di visitatori dal Nord Europa, Sud America e Asia. Nel 2006 il fatturato ha raggiunto la cifra record di €40 mld (5% Pil nazionale), diventando il secondo Paese al mondo più visitato dopo gli USA. 

Il settore energetico ha assunto molta importanza negli ultimi trent’anni, soprattutto quello delle rinnovabili, tanto da diventarne il leader al mondo, nella produzione di energia solare, più degli USA. L’eolico è al secondo posto e nel 2010 ha soddisfatto per il 53% della domanda della Spagna continentale, generando oltre 40mila GWh, (l’equivalente di tre reattori termonucleari) pari al 16,5 di tutta l’energia spagnola. Tra le altre rinnovabili: l’idroelettrico, le biomasse e l’energia del mare. Fino ai primi del Duemila, esistevano otto impianti nucleari, oggi sono sei. 

La Spagna ha una buona rete stradale, ma, soprattutto, eccelle nel trasporto ferroviario TAV, sia passeggeri che commerciale. La rete TAV (Ave in spagnolo) è la più estesa in Europa, oltre i 7mila km, con un corridoio europeo che collega Malaga, Siviglia, Madrid, Barcellona, Valencia e Valladolid a Parigi, con treni che toccano i 300 km/h. La tratta Madrid-Barcellona si copre in 2h38m.

Gli aeroporti sono 47, il più trafficato è Barajas, a Madrid con 51 mln di passeggeri. Esiste un progetto per avere due milioni di auto elettriche entro il 2035. 

La Spagna è una monarchia parlamentare suddivisa in 17 comunità autonome : Andalusia, Aragona, Asturie, Isole Baleari, Isole Canarie, Cantabria, Castiglia-La Mancha, Castiglia e León, Catalogna, Comunità Valenciana, Estremadura, Galizia, La Rioja, Comunità di Madrid, Regione di Murcia, Navarra, Paesi Baschi. Sono presenti anche due città autonome: Ceuta e Melilla che sono situate nel Marocco.

Il concetto di Comunità autonoma nasce dal fatto che in Spagna convivono popoli e culture diversi. Le comunità e le città autonome sono previste dalla Costituzione Spagnola del 1978, che sottolinea l’uguaglianza tra di esse. Entro i limiti della Costituzione, alle Comunità autonome è lasciato un ampio margine di libertà, che consente a ognuna di esse di adottare le competenze ritenute necessarie.

In ogni Comunità autonoma esiste un organo esecutivo, o governo, e un parlamento autonomo, che emana le leggi nelle materie che siano state trasferite dal governo centrale a quello regionale. Vi è anche, in ogni Comunità autonoma, un Tribunale Superiore di Giustizia

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