Il Giappone piange la morte di Abe, armi prodotte in casa con stampanti 3D

A ventiquattr’ore dall’attentato che è costata la vita all’ex premier nipponico Shinzo Abe (67 anni), il Giappone rimane sotto choc, mentre iniziano a trapelare più informazioni riguardo l’attentatore Tetsuya Yamagami. Secondo i primi accertamenti degli investigatori, l’omicidio sembrerebbe l’atto isolato di uno squilibrato. I casi di violenza comune in Giappone hanno numeri molto bassi rispetto ad altri Paesi cool medesimo sviluppo industriale.

La mancanza di un cordone d’agenti per la sicurezza durante i normali comizi dei politici che interagiscono con ampia libertà e nessuna protezione con gli elettori è una delle prime cause della morte di Abe, secondo i commentatori. In Giappone è molto difficile acquistare e detenere in casa un’arma ma gli analisti puntano il dito sullo sviluppo della tecnologia che ha permesso la produzione artigianale di armi comuni da fuoco, e di congegni con esplosivi tramite l’impiego delle stampanti 3D e attraverso istruzioni in Internet.



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