Migliaia d’aziende italiane, tra grandi, medi e piccole imprese temono un inverno molto difficile a causa degli aumenti dell’energia utilizzata per la produzione. Le aziende che usano il metano, soprattutto i fabbricatori di carta e di ceramica, e le fabbriche che utilizzano, invece, il gas hanno paura, soprattutto quelle allacciate al gas che ora pensano di passare in fretta al metano di Stato.

Il 1° ottobre è stato, secondo gli standard energetici, l’inizio dell’anno termico che finirà il 30 settembre, ovvero la fornitura energetica annuale. Con i primi freddi si dovranno riempire di gasolio i serbatoi delle caldaie, si dovranno rinnovare le clausole per il gas e avviare i contratti elettrici.

Al 1° ottobre numerose aziende non hanno ancora la certezza di avere l’energia. Diversi grandi fornitori energetici hanno limitato i contratti ai pochissimi clienti più affezionati, ai soli stabilimenti di taglia maggiore, ai rari consumatori industriali con le più solide garanzie di pagamento. Agli altri è stato detto di non avere più disponibilità di metano da vendere.



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